giovedì 10 gennaio 2013

BEFANA A SWANSEA - Il resconto della "sfacchinata" in Galles.

Foto tratta da www.mtnfootball.com
LONDON- Dopo quasi un anno d'assenza, sono tornato a fare una trasferta con l'Arsenal, per l'eliminatoria di FA Cup. L'ultima - che era poi anche la prima - risaliva al Febbraio 2012, quando mi feci la sfacchinata di 230 miglia col bus fino a Bolton: freddo polare (-2°c per intenderci) ed orrendo 0-0 in campionato. Stavolta la distanza è leggermente inferiore (circa 200 miglia), il tempo più clemente (a parte il cielo grigio e la nebbia, almeno non è freddo) e l'avversario pratica un bel calcio. Lo Swansea allenato da Laudrup non è certo il Bolton retrocesso al termine della scorsa stagione ed in questa stagione sta impressionando tutti. Per cui, mettendo in conto un risultato deludente dai parte dei Gunners, almeno dovrei vedere giocare un bel calcio.

LEVATACCIA- Mi alzo alle 6, il tempo di fare colazione + doccia e vado a piedi all' Emirates. Naturalmente per non essere in anticipo e dormire il più possibile, avevo programmato il tutto per arrivare puntuale. La partenza è fissata per le 7.15 e sono lì alle 7.10. Coach N.4. Eccolo lì. Ma con mio smacco mi accorgo che sono l'ultimo. Non faccio in tempo a sedermi che l'autobus parte. Che precisione! E nemmeno mi posso lamentare per essermi alzato presto: Trevor, un signore sulla settantina seduto a fianco a me, mi dice che è dalle 4.30 che è in piedi e si è già fatto 1.30 e mezzo di macchina (!). "Chi glielo ha fatto fare?" penso.
Area di servizio nei pressi di Cardiff

SFACCHINATA- Quello che noto durante il viaggio è che nella autostrade inglesi non si paga il pedaggio. E la M4 non è certo la Salerno-Reggio Calabria. Naturalmente la piatta campagna inglese favorisce la costruzione di strade larghe, efficienti e senza l'ombra di buche o lavori in corso, ma è meglio troncar qui il  paragone con le strade italiane..... Dopo Bristol attraversiamo il fiume Severn grazie al Second Severn Crossing, il ponte che ci porta in Galles. Croeso i Gymru. Welcome to Wales, cita il cartello scritto in doppia lingua, english e welsh. Nel frattempo è arrivato il momento della sosta ad una stazione di servizio. Il capo gruppo si raccomanda di comprare drinks a sufficienza perché al ritorno avremmo fatto tutta una tirata. "Possibly water...." aggiunge, nel caso a qualcuno venisse in mente di fare scorte di alcoolici. Le 250 persone provenienti dai 5 autobus si spargono nell'autogrill, ma anche qui il paragone con l'Italia è totalmente a favore degli inglesi. Nessuna chiassata, nessun tentativo di furto, nessuna commessa allarmata dall'arrivo di tutta questa gente. La tranquillità che si respira fa sembrare il convoglio come una gita del Dopolavoro Ferroviario anziché una trasferta calcistica. Mi "schiaffo" un cappuccino con cornetto per la modica cifra di £5.30 (what a f**k) mentre gli altri sono per lo più in coda alla cassa del Mc Donald o all'altro fast-food di fronte: Hamburger, bacon, salsicce e fagioli fanno strage di fegati già alle 10.15 di mattina.
Liberty Stadium da fuori

SWANSEA- La campagna gallese è ricca di paesaggi da fotografare: le colline verdi, le casette tipiche, il Mare d'Irlanda sullo sfondo. Passiamo Cardiff, arrivando a Port Talbott e infine a Swansea, Abertowe per i gallesi. Qui nacque John Charles, centravanti della Juve anni 50/60, e sempre qui un giovanissimo Giorgione Chinaglia mosse i suoi primi passi da calciatore, proprio con lo Swansea City, prima di trasferirsi in Italia. L'attrice Catherine Zeta-Jones è nota come tifosa dei Swans e quando può va in tribuna al Liberty Stadium. Chissà che oggi non ci sia anche lei? Arriviamo con quasi un'ora d'anticipo sull'orario della partita. Scendiamo dal pullman in tutta tranquillità entrando sul settore ospiti.  Anche altri gruppi, provenienti da altri convogli, o semplicemente arrivati qui  indipendentemente si uniscono a noi...Dovremmo essere all'incirca 2000, più o meno. Naturalmente compro il programma della partita (qui in Inghilterra è un usanza quasi sacra) con all'interno statistiche, interviste, foto e resoconti vari. Guai a non farlo.
Relax prima del match

LIBERTY STADIUM-Imbocco l'entrata 35 per il settore X dove ho il posto. Interamente coperto, il Liberty Stadium è piccolo (poco più di 20000 posti) ma confortevole. Prima di mettermi a sedere rimango nell'area dove c'è il bar per mangiare qualcosa. Ci sono televisioni sui muri che mandano in onda una specie di Swansea Channel (la stessa cosa c'è in altri stadi inglesi, comunque). In Italia sarebbe possibile mettere televisioni nei settori ospiti? Uhmm.... Tuttavia, resisto poco nell'anticamera dello stadio. Ho bisogno di vedere il campo, quello vero, così appena terminato lo spuntino e preso un caffè mi fiondo in tribuna. La visuale è perfetta, anche se sono dietro la porta. Passo il tempo che mi separa dall'inizio della gara ad osservare i giocatori fare riscaldamento: Wilshere, Cazorla e Ramsey sono più bassi di quanto mi sarei immaginato, mentre Mertesacker è una pertica che  sembra non finire mai ("Big Fuckin' German, We've got Big Fuckin' German" è il coro riservato al biondo tedescone).

E LA PARTITA?-Ah...si certo....Ero venuto per la partita..Beh, come sempre è stato il solito Arsenal. Deludente il primo tempo, va sotto di un gol nella ripresa, poi ribalta il risultato con Podolsky e Gibbs ed, in un finale al batticuore, concede il pareggio agli Swans. Il 2-2 costringerà le due squadre alla ripetizione. Che dire....Sarebbe stato meglio aver vinto, ma il risultato sembra il più giusto. Dopo la gara, appena il tempo per andare al bagno che ripartiamo subito di ritorno verso casa. Nel viaggio ascoltiamo la diretta radio di Mansfield-Liverpool, ma non ce la faccio e crollo, addormentandomi. Mi risveglio vicino Reading, poco fuori London. La prima cosa che mi chiedo è: 9 ore di pullman fra andata e ritorno, 2 ore allo stadio, un intero giorno di ferie giocato....ne è valsa la pena? Che domande...Yes...of course...
Liberty Stadium

IL VERDETTO DEL CAMPO: Jose Manuel Flores, detto "Chico" mi ha impressionato per temperamento e fisicità. Forte di testa e grintoso, il Genoa lo ha scartato qualche anno fa ed adesso è un pilastro irremovibile nella difesa degli Swans. Michu, entrato nella ripresa, ha colpito subito al primo affondo, mentre Graham è il tipico centravanti vecchio stampo con il tiro potente e qualche kilo di troppo. Nell'Arsenal, Jack Wilshere ha fatto la solita gara da combattente, l'ingresso di Podolsky ha ridato vivacità all'attacco,  mentre Gibbs ha giocato come al solito da 6, stavolta azzeccando il gol della domenica con un tiro al volo. Le delusioni? De Guzman degli Swans, Walcott, Ramsey e Arteta per l'Arsenal.

LA CANZONE DELLA DOMENICA: Little Talks del gruppo islandese Of Monsters and Men. Al Liberty Stadium l'hanno passata tante di quelle volte, prima della gara e durante l'intervallo, che era impossibile togliersela dalle orecchie.

@JuriGobbini



4 commenti:

  1. Sì ma non hai scritto la cosa più importante: Catherine Zeta-Jones c'era? :-)

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  2. I have absolutely no idea ....cmq è una accanita fan, ho letto un articolo che quando può va sempre allo stadio....cmq la presidentessa del Mansfield Town è robba

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  3. http://www.bbc.co.uk/sport/0/football/14901438

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