LONDON-Forse non ci sarà stata l'atmosfera nè della Champions, nè dell'Europa League, ma la storica cornice del White Hart Lane ha dato quel pizzico di risalto in più all'incontro di Next Generation fra Tottenham e Barcelona. Nonostante il Tottenham si presentasse in veste di capolista del girone - grazie alla vittoria nella gara iniziale contro il Wolfsburg - ed un inizio coraggioso, il Barca riusciva a prendere subito in mano le redini del gioco, grazie alla sapiente regia di Sergi Samper, che coadiuvato da Pol Calvet e Fernando Quesada dava ritmo a tutta la squadra blaugrana, schierata da Jordi Vinyals con il classico 4-3-3 dove Adama ed il camerunense Ebwelle erano gli esterni alti, ed il canario Sandro la punta centrale. Gli Spurs si affidavano si guizzi del centrocampista offensivo Pritchard, schierato esterno sinistro con licenza di tagliare al centro, a fare da supporto a l'ex-Siena Coulibaly, unica punta centrale, anche se difettavano nel costruire gioco. SPURS COLPITI -La partita del Barcelona si faceva in discesa al 26° minuto, quando Adama, sulla corsia, buttava la palla in avanti e superava di slancio Stewart. Sul suo cross rasoterra la retroguardia del Tottenham era colpevolmente in ritardo e Sandro poteva mettere dentro indisturbato. I padroni di casa faticavano a ritrovarsi, e le uniche azioni degne di nota arrivavano nel finale di primo tempo, prima con Coulibaly, bravo a liberarsi a centro area, ma fiacco nella conclusione, e con Pritchard che dal limite centrava in pieno la traversa. Scampato il pericolo, nella ripresa il Barca faceva di tutto per addormentare la gara e cercare di limitare i danni, riuscendoci alla grande. Sergi Samper impreziosiva sempre di più la propria gara con fraseggi corti palla a terra, mostrando una naturale capacità di uscire indenne da una gabbia di 3-4 giocatori, triangolando con un compagno o semplicemente con una finta o un movimento traditore. Anche la difesa faceva la sua parte e la morsa formata da Costa e da Bagnack era troppo forte anche per il quotato Coulibaly che passava una serataccia al punto tale da venir sostituito da Onomah, con Coulthirst spostato nel ruolo di prima punta.
SANDRO BIS - Nonostante le variazioni apportate da Inglethorpe, il Barca era sempre padrone, andando vicino al raddoppio un paio di occasioni, prima di centrare il 2-0 al 28° minuto. Direttamente su un rilancio di Ondoa, Sandro sgusciava via in mezzo ai due centrali della difesa londinese - ancora una volta colti impreparati - e filava dritto verso Vigouroux battendolo freddamente. La partita si chiudeva virtualmente qui, il Barca iniziava la girandola delle sostituzioni, e l'ultima emozione, arrivava nel recupero quando McEvoy colpiva di nuovo la traversa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Con i tre punti conquistati in terra londinese i catalani salgono al comando del girone con 4 punti, mentre gli Spurs vengono raggiunti dal Wolfsburg a quota 3. Tabellino: TOTTENHAM-BARCELONA 0-2 Sandro 26, 72 TOTTENHAM (4-3-3): Vigouroux; A.Mc Queen, Ball (Ogilvie 74), Veljkovic, Stewart; Gallifuoco (Coulthirst 51), Dombaxe, Bentaleb (Lamerias 74); Mc Evoy, Coulibaly (Onomah 65), Pritchard. All.Inglethorpe BARCELONA (4-3-3): Ondoa; Ekpolo, Costa, Bagnack, Quitilla (Lucas 86); Quesada (Babunsky 77), Samper, Calvet; Adama (Cristian 77), Sandro (Huertas 86), Ebwelle (Olivan 82). All.Vinyals ARBITRO: Wayne Barrat (England) @JuriGobbini
Come sarebbe il Barcelona senza Xavi e Iniesta? Messi farebbe le stesse caterve di goal? Nel calcio – che scienza esatta non è – trovare risposte a quesiti di questo tipo non è certamente facile. Basterebbe però osservare il rendimento dell’asso argentino con la propria nazionale per farsi un’idea più precisa di quanto importanti sono i suoi compagni di squadra blaugrana. PLAYMAKER- Un regista, di quelli che dirigono fili dell’orchestra di una squadra, è merce preziosa. Chi ce l’ha, tenta di trattenerlo ad ogni costo, o nel peggiore dei casi, lo vende a peso d’oro. Così ha fatto il Tottenham, che lo scorso anno riuscì a tenere Luka Modric nonostante la corte serrata del Chelsea, ma che quest’estate ha ceduto all’offerta del Real, assecondando il desiderio del giocator di far parte di una grande, ed intascando oltre 30 milioni di sterline. Grottescamentte la scorsa stagione Andrè Villas-Boas era seduto sulla panchina del Chelsea, mentre quest’anno è in carica come manager del Tottenham. Non sappiamo se l’avvallo alla cessione di Modric da parte di AVB, sempre che ci sia stato, è stato dettato da motivazioni aziendalistiche – il presidente degli Spurs, Levy era ansioso di fare “cassa” con l’asso croato – sta di fatto che adesso il rampante allenatore portoghese dovrà ricreare quasi completamente il reparto di centrocampo, data anche la contemporanea cessione di Rafael Van der Vaart all’Amburgo. NEW SPURS -Gli ultimi arrivi di Dembélé e Dempsey, uniti a quello di Sigurdsson e la conferma di Adebayor, fanno parte del nuovo progetto AVB, specialmente con l’islandese che dovrebbe assicurare il dopo-Modric nel ruolo di regista. Ma gli ingranaggi, i meccanismi, sono difficili da assorbirsi, anche per un giocatore con grandi capacità tecniche come Sigurdsson. Così il nuovo corso degli Spurs è ancora – pericolosamente – in fase di rodaggio. L’inizio è stato dei peggiori: sconfitta a Newcastle, e due pareggi interni con West Brownich e Norwich, due squadre che sulla carta si dovranno lottare la salvezza, con i “canarini” che alla prima giornata avevano addirittura preso 5 sberle in casa del Fulham. Due punti in tre gare ed un gioco che non convince affatto. RODAGGIO -Villas-Boas contro il Norwich, complice anche l’assenza di Parker, ha scelto la classica formula con due mediani (Sandro e Livermore) un regista avanzato (Sigurdsson) ed il classico tridente offensivo con Bale e Lennon sugli esterni e Defoe unica punta. Confrontando i due schieramenti non ci doveva essere stato paragone, in realtà il Norwich, con un atteggiamento tattico ordinato, mirato a contenere e ripartire, si è difeso con ordine collezionando addirittura tre clamorose palle gol nel primo tempo contro nessuna degli Spurs. PORTE CHIUSE-La risposta a cotanta abulia di creatività è semplice e rispecchia l’atteggiamento in campo dei giocatori del Tottenham: nessuno in grado di prendere l’iniziativa e dettare i tempi del gioco, Sigurdsson più vicino a Defoe che in supporto ai due mediani con il risultato che ad impostare toccava a Sandro o Livermore, due più adatti a tamponare e cucire che a distribuire palloni. La manovra risultava lenta, i passaggi prevedibili e facilmente preda della difesa del Norwich, pronta a ripartire in contropiede. Gli unici sussulti arrivavano da qualche sgroppata di Gareth Bale, ma anche l’asso gallese faticava a trovare spazi per il guizzo vincente. SPURS PUNITI- Nella riprese AVB gettava nella mischia Dembélé, Adebayor, tirando fuori Sandro e Sigurdsoon modificando il 4-2-3-1 in 4-4-2. Nonostante il vantaggio , ottenuto grazie proprio a Dembélé, gli Spurs non brillavano ancora, con le pecche evidenziate nel primo tempo alleviate dal parziale vincente, ma non certo curate del tutto. Così a riaprire la ferita ci pensava Snodgrass (vedi video)che firmava il meritato pareggio nel finale, dopo che AVB aveva sostituito Defoe coprendosi con un centrocampista di sostanza come Huddlestone (espulso poi per un ruvido tackle su Howson). FUTURO – Per AVB sono già arrivate le prime nubi sul cielo di North London. L’importante esame di riparazione, dopo la disavventura della scorsa stagione sulla panchina del Chelsea, inizia subito in salita. Riportare gli Spurs ai livelli di gioco mostrati nelle ultime due stagioni (o almeno fino allo scorso febbraio) , senza il suo principale attore, Modric, non è una impresa facile, ma se il rampante allenatore portoghese vorrà ottenere qualche successo, questo è il reparto che va modellato al più presto, assieme alla difesa naturalmente dove Gallas e Assou-Ekotto devono trovare quanto prima la giusta forma, vista anche la contemporanea assenza per 4 mesi di Kaboul. Altrimenti, se squadre come il Norwich – onesta formazione, ma destinata alla lotta salvezza –continueranno a portare via punti al White Hart Lane, gli obbiettivi dovranno essere ridimensionati. Per la felicità di Mr Levy…. @JuriGobbini