domenica 22 settembre 2013

Da Fantozzi a Corona: Come è cambiato il calcio a Castel Rigone in 15 anni

Castel Rigone vs Messina
Ottobre 1998: in un grigio sabato autunnale, in cima alle colline che sovrastano il lago Trasimeno, era in corso una partita di calcio. Terza categoria per l’esattezza. Il punto più basso di tutti i campionati. In campo Castel Rigone contro Po’Bandino.

Il Castel Rigone era al primo campionato in assoluto. Una cenerentola bella e buona che si era imbarcata in un avventura che più tardi la vedrà arrivare lontano, molto lontano…. Il Po’Bandino era invece una squadra abbastanza rinomata all’epoca, e reduce da un inizio di anni ’90 devastante in cui aveva anche sfiorato la promozione in Prima categoria. Poi il declino, la retrocessione e lo smantellamento della squadra. Un’armata “Brancaleone” aveva preso il posto degli eroi biancoverdi di inizio decade. Un armata che quel giorno aveva riposto le speranze di fare risultato in campo avverso nel tandem d’attacco Galli-Fantozzi.

Daniele Fantozzi, detto Fans o Il Cobra –anche se i suoi soprannomi erano circa un centinaio – era il figlio dell’allora presidente, Sergio Fantozzi. Tuttavia, al contrario di quello che spesso succede negli ambienti dilettantistici, lui non giocava perché era il figlio del presidente. Giocava per il motivo che per gli altri erano più semplicemente scarsi. Fantozzi non ebbe molta fortuna nel mondo del calcio dilettantistico. Un solo gol con la maglia biancoverde, segnato proprio in quel campionato, contro il S.Arcangelo. Smise al termine di quella stagione, salvo poi ritornare clamorosamente in campo qualche anno dopo con la maglia del Real Perugia, prima di appendere definitivamente le scarpe al chiodo.
"Il Cobra" Daniele Fantozzi con
la maglia del Po'Bandino

Fabio Galli invece, era soprannominato Fabbio, nomignolo affibbiatogli per via delle sue origini orvietane. Era stato messo attaccante grazie al fisico imponente, anche se aveva tutto, tranne le movenze di un centravanti. I numerosi falli commessi contro  gli avversari gli erano valsi l’appellativo di “attaccante difensivo” e dopo qualche mese di inutili esperimenti fu messo definitivamente in difesa ed usato come terzino o stopper. Anche di lui si persero ben presto le tracce sui campi di calcio.

Il Po’Bandino vinse quella gara, seppure non nella maniera più comune. In campo infatti il Castel Rigone superò i biancoverdi per 2-0, ma complice il tesseramento irregolare di un giocatore, il punteggio fu ribaltato dal giudice sportivo. Per la cronaca la coppia d’attacco Galli-Fantozzi fu sostituita al termine del primo tempo. Una prestazione che definire scialba può sembrare un eufemismo.

In quindici anni tante le cose sono cambiate al San Bartolomeo da quella grigia giornata autunnale. Il Castel Rigone ha spiccato il salto verso i piani alti del calcio dilettantistico: quattro i campionati vinti di fila dalla Terza categoria fino all’Eccellenza. Il passaggio in serie D è stato più complicato e ha richiesto qualche anno in più anche se con grandi soddisfazioni, come la conquista della finale di Coppa Italia dilettanti, persa poi contro il Casarano in una gara disputata allo stadio Flaminio di Roma.
"Re Giorgio" Corona
Fonte: www.maidirecalcio.com

Poi lo scorso maggio, la storia ha aggiunto un nuovo capitolo. Il passaggio in Lega Pro ha coronato il sogno di patron Brunello Cucinelli, il magnate umbro del cashmere, che non solo ha portato in alto il nome di un paese di 400 abitanti, ma lo ha fatto imponendo il suo stile inconfondibile. Ma i capitoli sembrano non smettere mai di essere aggiunti a questa favola umbra. 

Siamo a settembre 2013 e al San Bartolomeo viene a far visita il Messina. Il Messina che nella stagione 2004-05 arrivò settimo in Serie A. Ma nemmeno un avversario pieno di storia e tradizioni riesce a fermare il Castel Rigone che può festeggiare la prima vittoria nei professionisti battendo i siciliani per 2-0. Messina che in attacco presentava bomber Giorgio Corona. Proprio lui, "Re Giorgio" che in carriera ha segnato oltre 200 fra Serie A, B, Lega Pro e Serie D.

Dal 1998 al 2013 sono passati 15 anni, ma il Castel Rigone continua a mietere successi in campo. Sia che gli avversari si chiamano Corona, Galli o Fantozzi.


@JuriGobbini